
Il poeta impossibile. Walter Scott e Thomas the Rhymer
1. Impossibile Quando si legge un libro, capita talvolta d’incontrare un protagonista che risulta essere, per una ragione o per l’altra, più o meno improbabile:
1. Impossibile Quando si legge un libro, capita talvolta d’incontrare un protagonista che risulta essere, per una ragione o per l’altra, più o meno improbabile:
Ci sono delle poesie che sanno di vita, del vivere dentro l’esistenza fino al collo, tra le righe si percepisce il sapore di una torta,
La poesia apre mondi: realtà che sfiora, infrange, invade e penetra. Sentimenti che crescono e mutano, scalpitano finché non prendono forma attraverso l’accostamento delle parole
A Maria Nicola,per i pinguini troppo soli. Roberto Bolaño pubblica I detective selvaggi (Adelphi) nel 1998, quando ha già diverse opere alle spalle ed è
«Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco» recita un celebre proverbio orientale, che soleva ripetere Bruno Munari. Potremmo estendere il significato del verbo
Che quando per stringere la sua gli tesi la mia mano – quella libera dalla morsa su Diavoli custodi –, e lui sentì che dovevo
«Solo chi sa essere del proprio paese può ambire a essere universale.» Lo scriveva Vasco Pratolini, ma è più che mai vero per Umberto Piersanti.
La scrittura di Gianluca D’Andrea ha l’ossessione del movimento. Da Transito all’ombra (Marcos Y Marcos, 2016) a Forme del tempo (Arcipelago Itaca, 2019) è come
Pubblichiamo di seguito la riflessione di Carla Boroni in merito al suo ultimo libro Lo sguardo di Ungaretti. Visività e influenza dell’arte figurativa nella poesia
Ho conosciuto Nicola Magrin tre anni fa, incuriosito da quell’atmosfera pittorica che nelle riedizioni Einaudi stava accompagnando gli scritti di Primo Levi, e che mi