L’estate che inizia tra pochissimo rivedrà i festival, i concerti e le presentazioni di nuovo negli spazi pubblici. In prima linea è Chiari, Capitale del Libro 2020, che celebra questo anno di “reggenza”, prima di passare il testimone a Vibo Valentia, proprio con l’evento che dal 2003 l’ha resa un vivace punto di riferimento letterario. La diciannovesima edizione di Microeditoria si svolgerà dal 25 al 28 giugno nella cornice liberty di Villa Mazzotti, e vedrà la partecipazione di autori ed espositori finalmente in presenza. «Galeotto fu ‘l libro» è il motto e in fondo la colonna portante non solo della rassegna, ma di tutto quel continuo muoversi, ricercare, immergersi che ancora anima i margini dell’ambiente culturale, costringendolo a ripensarsi e a interrogarsi senza sosta.
«Non era scontato essere qui, a giugno, per l’edizione da “Capitale” del libro, ma ci abbiamo creduto, per offrire una piazza agli editori, per offrire al pubblico un’occasione per reincontrarsi nei libri. “I libri sono abbracci”, ha detto Marino Sinibaldi, e noi speriamo che la Microeditoria sia un forte abbraccio al territorio e all’editoria indipendente, da parte nostra e da parte di tutti coloro che collaborano con noi. La cultura è, prima di tutto, condivisione: benvengano i libri galeotti»
Così ha dichiarato Daniela Mena, direttrice della Microeditoria, e all’insegna della condivisione, la rassegna ha integrato nuovissimi eventi che affiancheranno la presenza degli autori, come il primo Premio nazionale del libro e della lettura, che si terrà il venerdì alla presenza di Marino Sinibaldi e Angelo Piero Cappello, o il Parco dei Nati per Leggere, pensato per dare uno spazio allegro in cui i bambini possano avvicinarsi alla letteratura per l’infanzia. La stessa città di Chiari si farà libro aperto, tra le cui pagine si potranno scoprire murales e ulteriori attività.
Quest’anno di presentazioni online, di dirette Facebook e Zoom ha aperto dei quesiti tuttavia che non si possono più ignorare: se da una parte ha confermato la preziosità del legame di un festival con il territorio, dall’altra ha allargato il pubblico di riferimento, rendendo queste manifestazioni accessibili a un ventaglio di persone molto più ampio e realizzando di fatto l’assunto della cultura, che deve essere, per l’appunto, collettiva. Microeditoria non tralascia l’aspetto digitale: alcune sale saranno attrezzate per la diretta streaming, e sul sito ci sarà una bacheca ad hoc per i singoli editori. Il sabato si svolgerà anche il primo Forum nazionale dei Book Influencer, in riconoscimento della conversazione che hanno contribuito a mantenere viva.
È quindi con rinnovata energia che torneremo a Chiari, e con la curiosità di riallacciare un discorso che, fortunatamente, non si interrompe mai del tutto. Tra i numerosi incontri si ricorderà Lawrence Ferlinghetti insieme a Omar Pedrini, Giada Diano, Armando Milani e Francesco Zeziola; la giornalista Annarita Briganti parlerà del suo ultimo libro su Coco Chanel; Davide Sapienza parlerà di geopoesia; e torneranno ospiti storiche di Chiari come Mariapia Veladiano e Bianca Pitzorno, in libreria con Sortilegi.
Anche Limina sarà presente, domenica 27, con la presentazione della giornalista Annalisa Cuzzocrea del libro Che fine hanno fatto i bambini. Cronache di un paese che non guarda al futuro, una disamina sullo spazio, o meglio, sull’assenza di spazio, riservato a bambini e giovani nella gestione della pandemia, frattale di una più estesa ignoranza delle loro esigenze a livello governativo.
Credit: microeditoria.it