Trieste è una città di confine, una città di passaggio, una perla dalle architetture austere, dai profumi balcanici. A Trieste sono passati, si sono fermati e hanno dato vita ad opere straordinarie, lasciandosi ispirare dalla sua magia misteriosa, alcuni tra i più grandi autori a cavallo tra Ottocento e Novecento. Chi vi è nato ne ha tessuto le lodi e ha reso immortali le sue atmosfere, quelle che ancora fugaci si palesano allo sguardo e ai sensi dei turisti più attenti. Eppure, esistono ancora segni tangibili e inconfondibili della Trieste che fu, astratti ponti che congiungono il passato al presente: uno di questi è l’Antico Caffè San Marco, storico locale aperto nel 1914 che è stato – e, in fondo, ancora è – casa e “ufficio” di intellettuali di spicco. Istituzione per i triestini e tappa obbligatoria per i turisti che sempre ne rimangono ammaliati. E’ proprio qui, in via Battisti 18, nel simbolico cuore culturale della città che nel 2013 è sorta una libreria, la Libreria dell’Antico Caffè San Marco gestita da Loriana Ursich.
Loriana fa la libraia da trentadue anni, il momento di svolta arriva quando Alexandros Delithanassis prende in gestione il Caffè San Marco e decide di spostare all’interno del locale la libreria, già esistente, appartenuta a suo padre. Una scommessa, un salto nel vuoto, un cambiamento totale sia per il locale che per la vecchia libreria: uno spazio più ridotto e un pubblico molto più variegato.
«Scegliere le case editrici da ospitare in uno spazio così ridotto non è stato semplice, soprattutto pensando al genere di cliente a cui avremmo dovuto rivolgerci. I nostri clienti, verosimilmente, nonostante oggi esista uno zoccolo duro di affezionati, è il turista, il viaggiatore, quella persona che forse passerà una volta sola dalla libreria.»
Le proposte di Loriana Ursich sono varie, una mescolanza tra novità e titoli ricercati, tra narrativa e saggistica. Il suo obiettivo è quello di creare dei percorsi in cui il lettore possa trovare dei suggerimenti che lo portino alla ricerca e alla scelta. Cifra stilistica del lavoro della libraia triestina è quella di voler creare un dialogo con il pubblico, sia che duri pochi minuti, sia che si protragga nel tempo fino a creare un continuo scambio di opinioni sulla letteratura e sul piacere della lettura. Il dialogo, in realtà, è qualcosa di ben più profondo del rapporto tra libraio e cliente, è qualcosa che parte nel momento stesso in cui si mette piede al Caffè San Marco e si viene avvolti dal fascino dell’atmosfera senza tempo che aleggia nelle sale di un locale che vanta la fortuna di non essere mai stato rimaneggiato.
«Potersi sedere al tavolino e bere un caffè è già un’esperienza particolare, potervi anche acquistare un libro, sfogliarlo o iniziare a leggerlo è un valore aggiunto, un momento impagabile per chi fa questo tipo di scelta. Credo che la gente senta quanto il Caffè San Marco trasudi di storia e come l’atmosfera sia adatta all’esperienza immersiva che è la lettura. Per questo cerco di proporre al pubblico libri che non stridano con il contesto e la realtà in cui si trovano.»
La Libreria dell’Antico Caffè San Marco è una realtà che, come i locali che la ospitano, è diventata un’istituzione per i triestini, sia per gli accaniti lettori che si rivolgono a Loriana per acquistare o prenotare testi che raramente si trovano nelle grandi catene o nelle librerie dei supermercati, sia per chi è estraneo alla lettura ma comprende il grande valore e prestigio dell’attività. Ursich sottolinea quanto la stupisca vedere triestini che accompagnano amici, parenti e conoscenti in visita a scoprire la libreria che è a tutti gli effetti diventata parte integrante della vita culturale della città.
Il via vai è dunque stimolante e vivace: ai clienti si aggiungono anche tutti colori che quotidianamente partecipano alle ulteriori attività culturali collaterali promosse dal San Marco. Non solo le classiche presentazioni di libri, ma anche reading, eventi musicali, e di tanto in tanto persino serate di tango. Con l’emergenza Covid la situazione è chiaramente cambiata, nonostante ciò l’estate 2021 ha avuto in serbo parecchie sorprese: la libreria è stata l’unica in tutta Trieste ad aver avuto un spazio all’aperto dove poter recuperare tutti quegli eventi e quelle presentazioni che le chiusure e le restrizioni avevano costretto al rinvio. «C’è stata una risonanza inaspettata. I triestini hanno cambiato modo di fare vacanza, ragione per cui la città non è mai stata spopolata e questo ha permesso che in molti partecipassero alle presentazioni insieme agli ignari turisti che si trovavano senza rendersene conto a seguire un evento. E’ stato straordinario, ci ha fatto tirare il respiro e ci ha concesso di respirare nuovamente un’aria di normalità.»
Loriana Ursich si occupa da sola della sua libreria, ogni mattina prova una grande gioia nel recarsi sul posto di lavoro, e lo si vede, e lo si sente. Camminando lungo il bancone centrale e spulciando tra i volumi esposti sui bassi scaffali laterali si percepiscono tutta la sua passione e la sua ricercatezza nell’accostare titoli, nel trovare ad ognuno la collocazione adatta che gli conferisca il giusto rilievo. Viene immediato, quasi naturale prendere in mano alcuni volumi, sfogliarli, respirarne il profumo che si mescola con quello della caffetteria. C’è qualcosa di magico, di impalpabile ed elettrizzante che ti trasporta altrove, e allora ti siedi ad un tavolino e inizi un viaggio, comune a quello che tanti prima di te hanno fatto, e che altrettanti presto intraprenderanno, eppure unico nel suo genere.
I 5 CONSIGLI DI LETTURA DELLA LIBRERIA DELL’ANTICO CAFFÈ SAN MARCO
I miei stupidi intenti, Bernardo Zannoni, Sellerio
Borgo sud, Donatella Di Pietrantonio, Einaudi
Il mondo invisibile, Liz Moore, NN
Gilead, Marilynne Robinson, Einaudi
Stoner, John Williams, Fazi
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