Luogo magico della Sardegna meridionale, Villasimius è una perla ricca di spiagge e calette, incastonate in un paesaggio che sembra sospeso nel tempo lungo il promontorio di Capo Carbonara, attorno al quale si dispiegano spiagge incantevoli come quella di Simius, di Traias e Cala Caterina. È in questo ambiente fatto di acque limpide e rocce antichissime che è ai nastri di partenza la sesta edizione del Festival della Marina di Villasimius, che dal 13 luglio al 4 agosto ospiterà nella Piazzetta del Porto Turistico sette appuntamenti serali in cui si alterneranno ritratti e conversazioni, tra artiste e artisti del mondo della letteratura, del cinema e della musica, per un calendario pensato dalla nuova direttrice artistica Francesca Serafini, scrittrice e sceneggiatrice.
Il Festival, nato da un’idea di Luigi Ferrara e organizzato dalla Associazione Marine di Culture, accoglierà ospiti come Paolo Sorrentino, Sandro Veronesi, Stefano Petrocchi, Alessandro Borghi, Luca Marinelli, Milena Agus, Alessandro De Roma, Simona Vinci, Giordano Meacci, Dori Ghezzi, Valentina Bellè e il vincitore del Premio Strega 2024: un programma che si annuncia di elevato peso specifico, in un dialogo tra i saperi e le discipline che travalica i confini dei saperi e li contamina, per sprigionare nuovo pensiero e nuovo sguardo. «Ho comprato casa vent’anni fa a Villasimius, un luogo splendido, valorizzato dalla bellezza della natura – spiega Luigi Ferrara –. Sei anni fa, dopo aver assistito a Bergamo a una splendida rappresentazione teatrale sulla vita di Emanuela Loi, chiesi agli attori se fossero stati disponibili a replicarla in Sardegna, iniziando a dialogare con il porto di Villasimius. Quel primo evento fu un successo con oltre quattrocento persone, un momento memorabile. Così abbiamo capito che questo luogo ha un potenziale, e con il dirigente del porto è nata l’idea di organizzare un festival, ricco di libri, teatro, cinema. Tre anni fa ho conosciuto Francesca Serafini, e dalla nostra sintonia è nata l’idea di affidarle la direzione artistica: ne è nato un calendario straordinario, frutto del grande lavoro di Francesca e della nostra caparbietà nel voler espandere questo progetto, al quale quest’anno hanno aderito anche l’amministrazione comunale e la regione. Provo un grande orgoglio nel vedere che il festival sta crescendo”.
L’apertura del festival è fissata per sabato 13 luglio, quando l’attesissimo ospite sarà il regista Paolo Sorrentino, reduce dai dieci minuti di applausi a Cannes per il suo Parthenope, per l’occasione nelle vesti di scrittore: l’autore premio Oscar per La grande bellezza e autore di amatissime pellicole come Le conseguenze dell’amore e Il divo non parlerà soltanto di cinematografia, ma offrirà al pubblico un viaggio attraverso i suoi libri e il suo rapporto con la scrittura (della quale le sue pellicole sono intrise), in dialogo con la direttrice artistica Francesca Serafini.
«Quando Luigi Ferrara mi ha proposto la direzione artistica del festival, sono partita da dove parto sempre anche quando scrivo – spiega Serafini –. Mi concentro su qualcosa che mi piacerebbe leggere o vedere al cinema. In questo caso, ho pensato ad artiste e artisti che, svariando tra alcune delle mie passioni, mi sarebbe piaciuto incontrare. Molti di loro ho la fortuna di frequentarli. So quanto siano in grado di dare anche nel confronto diretto, di là dal valore delle opere che li riguardano, e volevo condividere tutto questo con il pubblico del Festival. L’idea è quella di entrare nelle loro officine, magari da una porta apparentemente laterale (con Sorrentino per esempio parleremo soprattutto dei suoi libri). Capire come lavorano, che cosa li appassiona. Per questo ho scelto dei temi che fossero al centro delle conversazioni. Un’idea di bellezza da condividere che possa allungare la vita ai libri, ai film, alle canzoni, rispetto ai tempi vorticosi e spietati del mercato. Si potrebbe dire in questo senso che l’incontro con il premio Strega sia la negazione dell’impianto. Se non fosse che le eccezioni fanno parte del sistema; e poi il lavoro che fa la Fondazione Bellonci, organizzatrice del premio, è da sempre quello di far durare la letteratura nel tempo, anche grazie ai programmi che promuove nelle scuole».
La seconda tappa del festival è fissata per il 19 luglio, quando la località sarda ospiterà il due volte premio Strega Sandro Veronesi, in una conversazione a partire dalla sua formazione di architetto: lo scrittore toscano spiegherà cosa accomuna la progettazione di un ponte a quella di una storia, perché in fondo ogni racconto è un passaggio che ci permette di farci ritrovare tutti al centro, da una sponda all’altra. E sempre all’insegna della grande narrativa sarà l’appuntamento del 21 luglio, quando ospite del festival sarà la vincitrice o il vincitore del Premio Strega 2024, che verrà assegnato nella serata del 4 luglio, in una conversazione con Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.
Il cinema tornerà poi ad essere al centro della serata del 27 luglio, quando protagonisti saranno Alessandro Borghi e Luca Marinelli, due attori David di Donatello che con il loro talento stanno illuminando il nostro cinema, portandolo anche fuori dai confini nazionali come per il film cult Non essere cattivo di Claudio Caligari e il più recente Le otto montagne nel quale donano corpo e voce ai protagonisti Pietro e Bruno.
Il giorno successivo il festival omaggerà invece la Sardegna, da sempre madre di grandi autori, da Grazia Deledda a Giuseppe Dessì, attraverso una conversazione tra Milena Agus e Alessandro De Roma, che ci proporranno un viaggio attraverso i libri della loro formazione, mentre sabato 3 agosto il premio Campiello Simona Vinci sarà protagonista di una conversazione con Giordano Meacci (finalista allo Strega 2016, e vincitore di numerosi premi tra cui il Flaiano nel 2018) in un viaggio affascinante tra i loro libri e la letteratura che li ha formati.
Per concludere, il gran finale della rassegna del 4 agosto si ricollegherà nel titolo, La grande bellezza, all’incontro d’apertura: amatissima protagonista della serata sarà Dori Ghezzi, che ripercorrerà le tappe della sua attività di cantante da solista e in coppia con Wess e ci racconterà la sua personale storia della musica, insieme al suo amore per Fabrizio De André e la Sardegna, in un dialogo con l’attrice Valentina Bellè (Nastro d’Argento 2023 e tra le European Shoting stars a Berlino 2024), che nel 2018 ha indossato i suoi panni nel film Fabrizio De André: Principe libero.
Una conversazione tra due donne e due artiste di generazione diversa, che in una serata inedita si confronteranno e si rispecchieranno attorno al tema dell’interpretazione, di un personaggio, di una canzone: un dialogo a due voci che ricrea l’incantesimo dell’incontro e della parola, nello spirito di un festival che illuminerà l’estate.